lunedì 21 luglio 2008

Massive Attack

Semplicemente splendidi.
Un palco semplice, 7 linee di led ad animare tutto il concerto, pensieri e massime scritte in italiano, contro la povertà di tanti, le guerre, la ricchezza di troppi, gli interessi.
Del Naja come sempre traino del gruppo, Daddy G come sempre la voce forte, Horace Andy (il mio preferito) come sempre calmo ma fenomenale, Stephany bravissima e Grace... una voce da urlo.
Partenza mozzafiato con un pezzo tratto dal nuovo album (non ancora uscito "Weather Underground"), calando di tono nella fase centrale del concerto, poi una ripresa da panico passando da Teardrop per arrivare ad Angel e Karmacoma, non sono mancate Safe From Harm e Unfinished Sympathy insieme a tante altre, ma anche una serie di pezzi nuovissimi mai ascoltati, e vi posso assicurare, l'album che uscirà sarà qualcosa degno di Massive Attack.
2 ore spettacolari con i bassi nel petto, la batteria che percorre la schiena fino ai piedi, le note e le voci nel cervello, la memoria dei pezzi conosciuti avanza, spinge, esce, si canta !!!
2 ore insieme a gente che come me non dimenticherà certo quell'avvenimento, un'esperienza unica ed indimenticabile.
Almeno per me che vado pazzo per loro.

martedì 1 luglio 2008

M.C.R.

Si, Si, Modena City Ramblers.
Sono agitatissimo.
Una sera mi trovo in piazza a Novellara, c'è un concerto, non ho i biglietti, ma l'ingresso si paga direttamente all'entrata.
E' Estate, Luglio, fa caldo, un albero, una panchina.
Il concerto inizia, conosco le canzoni a memoria, due delle quali mi fanno impazzire, le canto, tanta gente.
Sono in compagnia, mi piace, continuo ad essere agitato e piano piano la musica diventa solo un sottofondo.
Fa caldo, la panchina diventa un oasi per riposarsi un attimo, cercare di tranquillizzarsi, ma rimango agitato.
Ecco, una delle canzoni che preferisco, il sottofondo ideale per.
La guardo mi avvicino e sono sempre più agitato, sempre più, e più ancora.
Finalmente succede, su quella panchina, al concerto, fa caldo.
Il calore delle labbra mi rende in un attimo calmissimo e felice, come lo sono ancora oggi, felice per quel momento, per quel concerto, per quella panchina, per quel caldo.

Dopo 8 anni esatti non ho certo smesso di dirti "Ti Amo Da Matti".

Grazie.